Saturday, November 8, 2008

PICCOLE SECCATURE

La lamentela odierna non riguarda esattamente una di quelle cose che mi fanno impazzire dalla rabbia - e' il tipo di seccatura che... be', che mi secca. Non so se mi capite, e' una di quelle cose che mi... che mi... che mi... che vi debbo dire? Che mi scocciano, ecco!
No, anzi, non mi fanno nemmeno andare in bestia. Mi fanno... o Dio mio, non so nemmeno come dirlo.... mi fanno semplicemente scuotere la testa sconsolatamente, ecco!
L'ho vista proprio oggi, mentre stavo ritornando a casa in auto. Ero fermo a un semaforo rosso, e si e' fermata proprio nella corsia a fianco a me. Proprio per scocciarmi, immagino. 

L'ho vista e, come vi ho detto, mi ha fatto scuotere la testa. Sconsolatamente.
E cominciai a pensare. Perche' c'e' gente che butta via soldi per far dipingere fiamme sul cofano e sulle porte della loro automobile?
E' assolutamente idiotico in qualsiasi circostanza, ma che cazzo le dipingi a fare su una vecchia e scassata carcassa di una Plymouth Breeze? E va bene, forse quelle fottute fiamme saranno state dipinte quando quella Plymouth era ancora nuova ma - dai, cazzo! - stiamo parlando di un auto che non e' considerata un triciclo solo perche' ha una ruota extra.
Ma anche se si trattasse di un mostro di 800 cavalli capace di andare da 0 a 300 Km. all'ora in un secondo, mi puo' spiegare qualcuno a che cazzo servono quelle fiamme? Cioe', oltre a stabilire che il padrone dell'auto e' appunto una testa di cazzo?
Per farla breve, ogni volta che vedo uno di quei trabiccoli.... Dio! Come vorrei che quelle fiamme fossero vere!

Friday, November 7, 2008

LO SO.... E' ANTIDEMOCRATICO.... MA....

Amo l'America, davvero. Cio' che piu' mi piace di questa nazione in cui vivo da una vita sono le liberta' che garantisce. Una in particolare mi piace - la liberta' di dire cio' che ti pare e piace.
Credo sia la liberta' piu' pregiata - ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, un'opinione sociale, un'opinione politica o un qualsiasi commentario economico. E' un sacro diritto, e mi piace tanto che lo difenderei fino alla morte.
Si'!... Anche un nazista, un membro del Ku-Klux-Klan, un Osama Bin Laden, anche il Vice-Presidente Cheney. Si'! Anche lui ha il diritto di dire qualsiasi cazzata che gli pare e piace.
E' un sacro diritto di tutti... ma debbo fare un'eccezione. Anzi - sia chiaro - non e' un'eccezione, e' solo un desiderio da parte mia. E desidero, si', desidero includere nella mia lista 
"Nel bersaglio" chiunque non si attenga alla mia eccezione.
E l'eccezione e' questa. Se sei un attore/attrice, un/una cantante, un qualsiasi membro della TV, se sei conosciuta solo perche' hai un fantastico paio di tette, o se sei noto solo perche' hai quel maschio aspetto che fa traballare quelle tette, allora ti prego, ti prego in ginocchio, le tue opinioni politiche/sociali/economiche tienitele per te, OK?
Non le voglio sentire. 
NON LE VOGLIO SENTIRE, CAPITO?... NON LE VOGLIO SENTIRE... NEMMENO SE SONO LE STESSE MIE OPINIONI. ANZI, SPECIALMENTE SE SONO LE STESSE MIE OPINIONI! 
Perche', vedi, se le tue opinioni coincidessero con le mie, sarei costretto a cambiare le mie opinioni. 
Perche', mi chiedi?... Perche' se un ciarlatano come te e' d'accordo con me vuol dire che io mi sbagliavo.
"MA NON E' GIUSTO!! ANCH'IO HO IL DIRITTO COME TUTTI GLI ALTRI DI ESPRIMERE LA MIA OPINIONE!! E' IL MIO DIRITTO DI COMBATTERE PER LE COSE IN CUI CREDO! COME TI PERMETTI DI DIRE UNA COSA COSI'... COSI'... COSI' ANTIDEMOCRATICA."
Si'! Barbara. Si'! Jane. Si' Adriano. Hai perfettamente ragione, hai tutti i diritti di farlo. Ti chiedo soltanto, per favore, per piacere, per carita', esprimi le tue opinioni privatamente. E privatamente vuol dire solo quando sei in compagnia di altri ciarlatani come te.
Vedi, cara/caro, ho un'immaginazione un tantino fantasiosa. Alcuni l'hanno anche definita un tantino pazzoide, e questa mia bizzarra immaginazione si mette in moto non appena sento o leggo che tu hai abbracciato questa o quella nobile causa.
Che ci posso fare?... Non riesco proprio a controllarla - si mette in moto da sola. 
E ti spiego cosa succede... Non appena ti sento blaterare una qualsiasi opinione politica/sociale/religiosa/morale, immediatamente mi si presenta un'immagine di te che declami cazzate ideologiche su inequita' politiche/sociali/religiose/morali/ecc.. mentre stai delicatamente sgranocchiando un cracker a basso contenuto calorico spalmato con caviale Beluga, e mentre stai sorseggiando...oh, cosi' elegantemente... da un lungo calice di cristallo colmo di Pouilly-Fume' Savignon Blanc a perfetta temperatura fredda, e mentre stai languidamente sdraiata/o al sole vicino alla tua piscina a forma di cuore annidata li', a fianco al tuo piccolo, intimo pied-a-terre di 28 stanze. E, naturalmente - il va sans dire - mentre c'e' una telecamera puntata verso di te.
Lo so, lo so... il tuo cuoricino pena per quei poveri Iracheni, Negri, Meticci, Indiani. E' tanto in pena che saresti anche disposta/o a bere quell'orribile Chardonnay Yellow Tail del 2005 pur di alleviare le loro sofferenze.
E, vedi... quando ti vedo in quelle circostanze cosi' indigenti, non posso fare a meno di pensare che l'essere stata esposta/o a tutta quell'indigenza, a tutte quelle deprivazioni, deve senz'altro aver influito sulla tua mente.
Il fatto e', parliamoci chiaro, mia cara/mio caro. Personalmente sono assolutamente certo che tu te ne stracatafotti della causa che stai abbracciando.
No, aspetta, debbo correggermi. Non e' giusto, posso anche sbagliarmi. Anzi, lo ammetto, MI STO SBAGLIANDO. Forse non te ne stracatafotti completamente, e' possibile che nel tuo cuoricino alberghi un lieve antistracatafotteggiamento (non credo che questa parola esista, ma spero di riuscire ad esprimere il concetto), un nano-antistracatafotteggiamento, of course, ma pur sempre un legittimo antistracatafotteggiamento. E puo' dunque darsi che sei un tantino interessata/o a questa o a quella causa. E chiedo dunque scusa per aver dubitato la tua dedizione alla tua causa du jour.
Ma, vedi... la mia imbizzarrita/pazzoide immaginazione non e' la mia sola virtu' - sono anche un bastardo cinico. E - da bravo bastardo cinico - non posso fare a meno di pensare che mentre stavi recitando la tua compassionevole sceneggiata, mentre mostravi la tua preoccupazione per gli oppressi, mentre coraggiosamente esprimevi le tue opinioni su soggetti cosi' controversi, l'idea di ricevere un pizzico di pubblicita' gratis ti e' passata per la testa, vero?... VERO?.... 
VERO?? 
E esiste al mondo migliore pubblicita' dell'avere il tuo nome legato a una causa "buona", a una causa "nobile"? No, nemmeno pagandola a prezzo d'oro.
E se ti e' passata per la mente.... ma dai, eliminiamo il "se"... TI E' PASSATA PER LA MENTE, PUNTO E BASTA!... allora tutti i tuoi guaiti equivalgono semplicemente ad una reclame per il tuo prossimo film, per il tuo prossimo CD, o per che cazzo altro hai in programma, e comunque, diluiscono il messaggio che vorresti proclamare al mondo. O almeno, ai miei occhi cinici. E bastardi.
Percio', fai un favore, a me, a te, e a tutta l'umanita' - 
DISCUTI LE TUE OPINIONI PRIVATAMENTE, o meglio ancora, PIANTATI LA LINGUA IN QUEL POSTO!... VA BENE?
E se non lo fai, sei condannata/o a morte, entri 
"Nel Bersaglio" dalla porta principale. O peggio ancora, emanero' su te il mio "fatwa" piu' letale - nessuno guardera' il tuo prossimo film, nessuno comprera' il tuo prossimo CD, tutto il silicone defluira' dalle tue tette...


Wednesday, November 5, 2008

DAI A CESARE.....



DAI A CESARE....
Come va esattamente quella citazione?... Non ricordo bene, mi sembra l'abbia detta Cristo... Ah, si'! Adesso ricordo... Dai a Cesare cio' che e' di Cesare e dai a Dio cio' che e' di Dio
Ecco! Si', e' stato proprio lui (ho controllato su Google tanto per esserne sicuro...).
Per quel che riguarda Cesare, penso che Cristo si riferisse alle tasse. La parte che riguarda Dio e' - e rimarra' - per me un mistero.
Comunque, parliamo di tasse, un soggetto per me irritante e, allo stesso tempo, spassoso.
Innanzi tutto, parliamoci chiaro - pagare le tasse e' il dovere di tutti i cittadini. Anzi, fatemelo ripetere in lettere maiuscole - PAGARE LE TASSE E' IL DOVERE DI TUTTI I CITTADINI. AVETE SENTITO, AGENTI DEL FISCO? 

Ripeto - PAGARE LE TASSE E' IL DOVERE DI TUTTI I CITTADINI.
Benissimo. Adesso voi agenti del Fisco smettete di leggere, e voi, resto del mondo, ascoltate bene. E' anche il dovere - IL SACRO DOVERE, PER DIO! - di tutti i cittadini di FRODARE il Fisco.
"COSA?... QUEL PAZZO STA DICENDO QUELLO CHE MI SEMBRA DI AVER LETTO?"
SI'!... E se riuscissi a scoprire come cazzo si fa a scrivere SI' a caratteri piu' cubitali ancora su questo stupido computer, lo farei.
Non importa se frodi il Fisco per stupide ragioni personali o se lo fai per principio. Ti assicuro che sei perfettamente giustificato a farlo perche' son certo che sui libri di legge ci deve essere qualche statuto che ci autorizza a proteggere la nostra proprieta' dai predatori. E i governi, a qualsiasi livello, sono predatori. Per definizione.
Certo, i governi hanno bisogno di soldi per lavori pubblici o sociali (uno scopo legittimo, naturalmente), e hanno bisogno di soldi per sopravvivere (un altro scopo legittimo - fino a un certo punto). Ma hanno anche bisogno di soldi - in quantita' oscene - semplicemente per il gusto e piacere di sperperare. E rubare.
Non e' mia intenzione criticare tutti gli sprechi - comprendo che riscuotere e poi disporre di miliardi e miliardi di dollari sono operazioni molto complesse, ed e' piu' che naturale che qua e la' possa occorrere qualche spreco. Entro certi limiti, posso ammettere e anche tollerare o perdonare qualche "perdita", come succede nei negozi per danni o per taccheggio.
Anzi, diciamo la verita' - anche noi comuni mortali nella nostra vita privata siamo colpevoli di sprechi, siano essi nel consumo dell'acqua, dell'elettricita', del cibo, e anche di soldi - e se lo facciamo noi in scala ridotta a casa nostra, e' comprensibile e perdonabile che la stessa cosa succeda pure a livello nazionale, statale o regionale.

Entro limiti tollerabili, pero'.
Non ho statistiche empiriche, ma a occhio e croce potete pero' tranquillamente scommettere i cabasisi che le nostre tasse, se fossero spese saggiamente e - ugualmente importante - se fossero riscosse equamente, potrebbero essere ridotte del 50%. MINIMO! 

Sapete quante pagine ci sono nei libri del Codice delle Imposte Sul Reddito?... No?... Beh! Nemmeno io, ma son sicuro che sono piu' di cinque. Perche' dico cinque? Perche' credo che un semplice ed EQUO Codice potrebbe essere cosi' conciso. Se tu guadagni tanto devi pagare tanto - quante pagine ci vogliono per esporre quel concetto?...
Il fatto che esistono centinaia di pagine - MIGLIAIA, CAZZO! - indica una cosa e una cosa sola. Indica che esistono centinaia - MIGLIAIA, CAZZO! - di scappatoie. E sapete cosa sono queste scappatoie?... Sono il "ritorno sugli investimenti", ossia il guadagno fatto da tutti coloro che hanno pagato mazzette a questo o a quell'altro senatore, deputato, assessore comunale, ecc. a TUTTI i livelli di governo - nazionale, statale, o regionale - per aggiungere "eccezioni alla regola" nei libri del Codice delle Imposte.

"HAI DETTO "MAZZETTE"?... E' STATO UN LAPSUS, VERO?... SENZ'ALTRO VOLEVI DIRE "CONTRIBUTI OFFERTI VOLONTARIAMENTE ALLE CAMPAGNE ELETTORALI DELL'ONOREVOLE TIZIO E CAIO", VERO?"
No, ho detto mazzette, anzi MAZZETTE.
Be', e' chiaro che chiunque introduce quelle scappatoie nel Codice delle Imposte non puo' apertamente dire che si tratta di un do ut des a favore di quella compagnia petrolifera, o quella industria farmaceutica, televisiva, edilizia o qualsiasi altro "contributore" in cambio di mazzette ricevute.
In tutti i casi di eccezione alla regola (vedi voce "scappatoia"), la parola chiave e' "INCENTIVO". Nel Codice delle Imposte tutte le eccezioni sono contrabbandate come incentivi per questa o per quella industria per garantire lavori, incentivi per favorire la competizione, incentivi per aiutare una zona depressa, incentivi bla' bla' bla... E bla'... e ancora bla'.
DO UT DES!... SONO TUTTE DO UT DES PER MAZZETTE RICEVUTE! Piu' irritante ancora, tutti questi "incentivi" sono utilizzati non solo da chi ha fornito le mazzette, ma anche da abilissimi commercialisti che permettono a multi-mega-maxi-milionari di pagare le stesse tasse che paghiamo noi poveri fessacchiotti. E anche meno.
Il fatto e', quei cornuti bastardi conoscono il Codice delle Imposte, sillaba per sillaba. Sanno che contiene scappatoie a bizzeffe, e che ogni scappatoia contiene altre scappatoie che si ramificano poi in altre scappatoie. Sanno che ogni scappatoia - e le loro secondarie - era stata originariamente strutturata per "aiutare" specificamente una qualche industria, ma e' spesso formulata - volutamente o involontariamente - in modo talmente vago o ambiguo da lasciare la porta aperta ad altri usi. 

Un po' di creativita' e, voila', si escogita una situazione simile allo scopo originario e si usufruisce di un beneficio fiscale.
Quando gente multimilionaria paga le stesse tasse che paghiamo noi, per quel che mi riguarda stanno frodando il fisco - in modo legale, certo, ma e' una frode lo stesso. E non avete certo bisogno di me per dirvi che, per evitare queste ingiustizie, occorre revisionare il nostro Codice delle Imposte.
Ma queste revisioni non saranno mai fatte. Anzi, sicuramente altre "eccezioni" saranno aggiunte al Codice per ripagare nuovi contributi (vedi voce "mazzettte"). E allora avete bisogno di me per INCORAGGIARVI... per ESORTARVI ad emulare quei truffatori legali. Se non siete capaci a truffare anche voi legalmente... beh, allora dovete imparare ad improvvisare, dovete imparare a fare anche voi la vostra ribellione fiscale in modo creativo.


SI'!... PROTEGGETE I VOSTRI ONESTI GUADAGNI! FRODATE IL FISCO! E' IL VOSTRO DIRITTO! E' IL VOSTRO DOVERE! E' IL VOSTRO SACRO DOVERE!
Minchia! A momenti dimenticavo! "Nel Bersaglio"!.... Tutti i coglioni responsabili per il Codice delle Imposte sul Reddito dalla pagina 6 in poi saranno tassati fino alla morte.
Leo Vadala'0 comments

Sunday, November 2, 2008

7 DICEMBRE

Oggi e' il 7 Dicembre, 2007 - Una data che restera' segnata nell'infamia - Cosi' il Presidente Franklyn Delano Roosevelt dichiaro' il 7 Dicembre 1941 quando i giapponesi attaccarono a sorpresa la base navale americana di Pearl Harbour.
A quei tempi ero ancora in Italia, avevo solo 6 anni. La mia citta' natale, Genova, era continuamente bombardata dalla RAF inglese (Royal Air Force).
Nella mia beata incoscienza, i continui bombardamenti erano per me, non dico un divertimento, ma senz'altro un avvenimento eccitante. L'unico inconveniente era che capitavano sempre nel mezzo della notte - le sirene ti svegliavano, e dovevi traslocare in fretta e furia nei rifugi antiaerei.
Non mi rendevo assolutamente conto delle preoccupazioni, del terrore, della disperazione dei miei genitori e di tutti gli altri adulti che - poveretti! - non sapevano se, ritornando a casa al cessato allarme, avrebbero trovato la loro casa ancora in piedi.
Eppure il loro terrore era evidente, la loro disperazione era dipinta sui loro visi ogni qualvolta si udiva lo scoppio di una bomba nel vicinato: "O Santa Madonna!... Chissa' quale palazzo sara' stato colpito.". Ma io non ci facevo caso.
Quegli stessi scoppi erano per me un Bim! Bum! Bam! esilarante, qualcosa come le esplosioni di Capodanno, una specie di Luna Park. "Oh! Senti, mamma! Un altro scoppio! Gli aereoplani stanno sganciando bombe! Posso andare a vederli?"
Subito dopo quel 7 Dicembre, si misero in moto anche gli americani, e la loro aviazione non usava mezzi termini. Non si accanirono contro bersagli italiani con la stessa ferocita' che usarono a Dresden in Germania, o Hiroshima e Nagasaki in Giappone, ma fecero senz'altro sentire la loro presenza.
Ciononostante, non serbai mai alcun rancore contro gli Stati Uniti, anche quando diventai un giovanottino e mi resi conto di cio' che era successo. Anzi, gia' dall'eta' di 13 anni sognavo di andare negli Stati Uniti, ed ebbi la buona fortuna di riuscire ad emigrare tre anni dopo.
La mia vita, la mia vera vita comincio' il 28 Novembre 1951, il giorno in cui arrivai negli Stati Uniti. I primi 16 anni della mia vita furono un periodo di quasi totale anonimita', 16 anni spesi appunto aspettando quella data - un tratto di tempo cosi' indefinito che lo ricordo a mala pena. Infatti, gli unici nitidi ricordi che ho di quei primi 16 anni sono alcuni eventi legati al mio espatrio.
Rievocando quei giorni mi riempe di un piacevole torpore - e' quello stesso umore sereno che ti avvolge ogni qualvolta ti abbandoni ai ricordi della gioventu'.
Lo so, lo so... Non dovrei dimenticare che ho il dovere - IL SACRO DOVERE! - di identificare e sbarazzare il mondo dai parassiti, ecc., e non dovrei permettere a queste dolci nostalgie di sviarmi dalla mia nobile missione. Ma il fatto e' che, sotto sotto, sono un bonaccione.
Si', e' vero, ogni tanto ho qualche pensiero omicida, come tutti gli altri, d'altronde. Anche voi li avete, vero?... Belin! Spero non sii soltanto io.
Ad esempio, vi dico gia' da adesso che se leggessi sul giornale di domani che hanno assassinato Oprah Winfrey non spargerei nemmeno una lacrima. Anzi, quasi sicuramente vedreste sul mio viso l'ombra di un sorrisetto compiaciuto.
Perche', mi domandate? Questo e' totalmente pazzesco perche' non ho nemmeno una buona ragione. Non ho mai visto lo show televisivo della Winfrey - ma ne ho le palle piene di sentire tutti dire: "Oprah Winfrey ha detto questo, Oprah Winfrey ha fatto quello, Oprah Winfrey bla, bla bla...", manco fosse la sorella di Gesu' Cristo.
E no! Non si tratta di razzismo! Vi dico gia' da adesso che se con la stessa raffica di pallottole cadessero al suolo pure Dr. Phil e Martha Stewart quel sorrisetto compiaciuto scomparirebbe. Mi sbellicherei dalle risate.
Va Bene?